Twitter, dopo ultimatum si licenziano in centinaia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Twitter, dopo ultimatum si licenziano in centinaia

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Dopo l’ennesimo ultimatum di Musk, in numerosi si licenziano e gli Utenti di Twitter migrano su altri social.

Dopo il licenziamento di massa di Twitter, Musk aveva chiesto ai dipendenti rimanenti di prendere una decisione tempestiva: “Dare tutto o licenziarsi”. I motivi della decisione rientrano nella situazione in cui l’azienda si trova ormai a navigare. Forse troppo stanchi per sopportare ancora un altro duro colpo, centinaia di dipendenti hanno deciso di licenziarsi.

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Uno dei più grandi tagli del personale di una Big Tech che si sia mai visto. Con il suo approdo su Twitter, Elon Musk ha apportato alcuni cambiamenti aziendali, e non pochi. Quella che sembrava essere inizialmente una “leggera rifinitura” della squadra di lavoro, adesso inizia a trasformarsi in dissenso, sia interno che esterno.

L’ultimatum di Twitter

Dopo il licenziamento dei top manager e successivamente di metà della forza lavoro, Musk il 16 novembre ha annunciato ai dipendenti (rimanenti) un ultimatum tramite l’ennesima mail. Chissà quanta suspense nella posta elettronica di quei lavoratori che oramai non sanno più quale sarà la propria sorte effettiva.

Nella notte tra il 15 e il 16 novembre, la mail invitava i lavoratori a prendere una decisione in giornata: “Prepararsi a fornire prestazioni eccezionali o dimettersi in cambio di una buonuscita”. Alla fine del testo, c’era un link che rimandava a un modulo in cui bisognava accettare o meno la proposta entro il mercoledì alle ore 17.00 del fuso di San Francisco (la mezzanotte italiana).

L’abbandono di Twitter

Esasperati dopo i troppi cambiamenti senza preavviso di Elon Musk, centinaia di dipendenti hanno deciso di rifiutare l’ultimatum e licenziarsi da Twitter. Contemporaneamente tanti utenti del social network hanno iniziato a postare messaggi di addio al social media con l’hashtag #RIPTwitter, #TwitterDown, per migrare su altre piattoforme come Mastodon e Myspace.

Durante la notte nel quartier generale di Twitter, a San Francisco, ci sono state proteste da parte del ‘projection activist’ Alan Marling, che si è appostato fuori dalla sede proiettando scritte sui muri. Tra queste: “Questa è la prova che Musk è un idiota”, oppure “Stop Toxic Twitter” o ancora “Free Hate Speech”. Twitter ha deciso di chiudere temporaneamente gli uffici e sospendere i badge fino a lunedì. 

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ultimo aggiornamento: 18 Novembre 2022 17:09

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